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Polizzi: la città del Re e il suo quartiere bizantino. [video]

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Polizzi: la città del Re e il suo quartiere bizantino. [video]

Durante la dominazione bizantina la città di Polizzi è stata un centro di spiritualità. La località era chiamata “Città del Re” (Basileapolis) e già in questo nome si scorge quanto importante era Polizzi negli anni della presenza bizantina in Sicilia. Con molta probabilità fra le mura della comunità polizzana esisteva la Cuba ovvero la classica cappella bizantina all’interno della quale l’altare era posto in fondo alla navata principale. La Cuba polizzana doveva essere a croce greca con pianta quadrata. Tre gli absidi di questa Cuba con una apertura rivolta verso oriente su quello posteriore. Secondo la tradizione, infatti, durante la veglia pasquale la luce della luna piena entrava all’interno della Cuba e dava inizio alla Pasqua. Localizzare la Cuba polizzana non è facile anche se, con molta probabilità, è esistita fino alla fine del ‘200. Con molta probabilità si trovava nel luogo dove oggi si trova la Chiesa del Piano in piazza Trinità. La Cuba sarebbe scomparsa del tutto da Polizzi quando al suo posto sarebbe stata costruita la sede del senato cittadino istituito da Carlo V° nel 1535. Una traccia di questa Cuba potrebbe trovarsi nel portale laterale in stile romanico che si trova proprio in questa chiesa.

La Cuba avrebbe avuto a Polizzi un ruolo molto importante tanto da finire nello stesso dialetto polizzano dove il termine “Qubba” è un oggetto a forma di cupola bizantina realizzato con listelli di tavola, ma anche di ferro, che nel passato, nei mesi freddi, si collocava sul braciere con i carboni accesi per sostenere una coperta che serviva alla famiglia a non disperdere il calore.

L’attuale nucleo abitato della città di Polizzi risale proprio al periodo dei Bizantini. In quel periodo la città aveva un sistema di fortificazioni fatto di una cinta muraria con delle torri. Una torre si trovava nell’attuale zona di san Pancrazio con molta probabilità dove oggi è ubicata la “Torre Di Leo”. Proprio la zona di san Pancrazio, infatti, è stata scelta dai bizantini quale loro rifugio quando anche Polizzi è stata invasa e distrutta dagli Arabi. Difficile dire se anche allora la zona era dedicata a san Pancrazio, ma di sicuro al tempo dei bizantini a Polizzi era diffuso il culto al giovane santo martirizzato ad appena 14 anni. San Pancrazio, infatti, è uno dei santi venerati oltre che dalla chiesa cattolica anche da quella ortodossa.

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