Un film tratto da “Rubè” per fare conoscere Giuseppe Borgese, un’aula a lui intitolata nelle Università dove ha insegnato e un Volume che raccolga gli articoli pubblicati su “Il Martino”, su “la Stampa” e sul “Corriere della Sera”. La proposta è del prof. Gandolfo Cascio che vive in Olanda, dove insegna Letteratura italiana all’Università di Utrecht, e che di recente proprio il primo cittadino di Polizzi, Giuseppe Lo Verde, ha proposto quale Presidente del comitato scientifico “Borgese”. Siamo tornati ad intervistarlo proprio su Giuseppe Antonio Borgese che conosce molto bene.

Chi è Giuseppe Borgese per la città di Polizzi?
In quasi tutte le opere Borgese fa dei riferimenti, a volte netti altre in modo più vago, a Polizzi. Lo fa sempre con realismo ma nei toni lirici dettati dalla lontananza. Borgese, dunque, non solo è lo scrittore che ha parlato di e ha cantato Polizzi, ma colui che che nella propria biografia e coerenza morale, incarna i valori e l’indole della città.

Cosa si dovrebbe fare per valorizzare ancora di più il patrimonio culturale di Borgese?
Oggi Borgese, seppur considerato un grande, rimane però ai margini dell’interesse. Un’idea potrebbe essere capire quali fondi ci sono alla Regione per produrre un film tratto da Rubè, e ovviamente trovare un regista. So che è un progetto enorme ma il tema è attualissimo e solo un prodotto “di massa” può suscitare l’interesse generale.

Quali rapporti si potrebbero curare con le Università dove ha insegnato Borgese?
Si potrebbe creare un network borgesiano e, tanto per cominciare, fare una serie di lezioni itineranti. Magari far sì che ognuma delle università abbia un’aula intitolata.

Borgese giornalista è poco conosciuto. Cosa si potrebbe fare con i giornali con i quali ha collaborato?
Allestire un volume che raccolga articoli dal Mattino, La Stampa e, soprattutto, dal Corriere della Sera, con una buona introduzione e un editore nazionale.